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La parola Ashtanga vuol dire letteralmente “otto rami” e fa riferimento agli otto gradini descritti da Patanjali nei suoi “Yoga Sutra”. Patanjali è ritenuto il massimo studioso del Raja Yoga, uno dei quattro Yoga di base, o sentieri per raggiungere l’unione con Dio. La sua data di nascita non è certa, alcuni esperti ritiengono che sia vissuto tra l’800 a.c. e il 300 a.c., ma gli induisti ritengono possa essere vissuto anche 10.000 anni prima della nascita di Cristo. Patanjali compilò insegnamenti che fino ad allora erano stati tramandati oralmente. Fu il primo a metterli per iscritto, e per questo viene considerato il fondatore della Scuola del Raja Yoga. Il suo insegnamento è contenuto in una serie di sutra che spiegano come, con il controllo di sé e la padronanza della mente e della sua attività (vritti), si può arrivare all’intima unione con la Divinità interiore. Il cuore dell’insegnamento di Patanjali è rappresentato dall’Ashtanga Yoga o yoga delle otto membra, passi o stadi attraverso cui lo yogi può gradualmente raggiungere l’unione con Dio, il Samadhi.
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